“Sposa Bagnata, Sposa Fortunata”
“di Venere e di Marte non si sposa nè si parte”.
Bastano questi due semplici detti, radicati nella memoria collettiva di ognuno di noi, per capire quanto siano profonde le tradizioni, le credenze e le tradizioni legate ai riti nuziali.
Ci sono centinaia di riti, tradizioni, gesti scaramantici, ognuno legato al paese di origine, alla religione, alle credenze popolari…
Questo non può essere un elenco completo (credo che sia virtualmente impossibile…) Vi scrivo quelli che conosco, e che ho appreso durante la mia breve ma intensa carriera di fotografo; vi posso assicurare che questa è solo la punta dell’iceberg!
Tralascio le classiche tipo “qualcosa di nuovo…” in quanto sono di dominio pubblico, e mi limito alle consuetudini meno conosciute;
- quando lo sposo esce di casa, non può più rientrarvi. Se si è dimenticato qualcosa, dovrà mandare uno dei testimoni.
- La sposa non deve guardarsi allo specchio quando è completamente pronta. Al più dovrà levarsi una scarpa o il velo.
- Se, malauguratamente, le fedi dovessero cadere durante la cerimonia, l’unico che può raccoglierle è il celebrante.
- la tradizione di portare in casa la sposa in braccio nasce nell’antica Roma, dove si credeva che, se la sposa fosse inciampata nel primo ingresso a casa, avrebbe significato che le divinità della casa non la accoglievano.
- In Germania, gli sposini devono segare un tronco a metà, lavorando insieme; metafora delle future difficoltà da affrontare in due.
- la parola “bomboniera” deriva da bonbon, parola francese legata al trasporto di piccole confezioni di dolcetti e cioccolatini da parte dei nobili nel 1700.
- Nell’antica tradizione norrena, gli sposi trascorrevano un mese da soli, bevendo idromele per favorire la fertilità. Da qui il termine “luna di miele”.
- In Romania, la sposa viene rapita dagli amici dello sposo, che dovrà accorrere in suo aiuto, salvandola, e facendogli così interpretare la parte del “principe azzurro”.
- Lo sposo, in chiesa, sta a sinistra della sposa. Questo perché, con la mano destra dovrebbe poter essere libero di impugnare la spada contro potenziali assalitori e malintenzionati, a difesa della consorte.
- In Marocco, gli sposi si scambiano un dattero, simbolo di fecondità ed abbondanza. La sposa e le amiche fanno un tradizionale bagno nel latte, per essere purificate.
- Il velo da sposa nasce al tempo dei matrimoni combinati, quando l’aspetto della sposa poteva essere rivelato al neo marito solo “a cose fatte”.
- La lunghezza del velo, in alcune zone del sud Italia, è pari ad un metro per ogni anno di fidanzamento.
- In Grecia, nel guanto della sposa viene nascosta una zolletta di zucchero, per far sì che resti dolce e simpatica.
- I confetti? Sempre dispari, e non meno di 5; per garantire salute, fertilità, lunga vita, felicità e ricchezza.
- Nei caratteristici fregi con l’hennè fatti sulle mani delle spose indiane, viene nascosta l’iniziale del marito; questi dovrà trovarla, per dimostrare di essere un buon capofamiglia.
- La figura delle “damigelle” nasce nell’antico Egitto. Si usava vestire altre donne come la sposa, per confondere gli spiriti maligni.
- (ok vi spiego “qualcosa di nuovo…” ma con una precisazione) La tradizione delle 5 cose della sposa nasce da una filastrocca dell’epoca vittoriana, dove la “cosa regalata” era in realtà una moneta nella scarpa. Qualcosa di vecchio, qualcosa di nuovo, qualcosa di blu, qualcosa di prestato, e una moneta da sei pence nella scarpa.
- Il compito principale della migliore amica o sorella della sposa sarà di distribuire il riso e di tenerle gli oggetti essenziali, mentre quello del migliore amico o fratello dello sposo sarà di scortarlo in auto ed, eventualmente, sorreggere l’ombrello, in caso di pioggia
- Secondo il galateo, il nome della sposa viene scritto prima di quello dello sposo, poiché è il padre di lei che ne concede la mano.
- Sempre il galateo prevedeva che (prima dell’avvento del tableau mariage) fosse il padre della sposa ad accompagnare gli invitati al tavolo, uno per uno.
Queste sono solo alcune delle tradizioni, dei riti e delle superstizioni di cui sono venuto a conoscenza durante il mio stupendo lavoro. Vuoi dirmi anche tu cosa succederà al tuo matrimonio? Non esitare a contattarmi, anche soltanto per un preventivo per il servizio fotografico!